Ritorno dopo un mese di assenza con la solita scusa: la SESSIONE ESTIVA (in pratica, è cambiata solo la stagione dall’ultima volta in cui mi sono eclissata dal blog), in più accompagnata da una serie di sfortunati eventi. Compatitemi.
MA
ritorno con un BOOM di articolo. Quindi mi perdonate subito, no?
Per la rubrica #coffeebreak ho intervistato il futuro prossimo personaggio di successo dell’Instagram… ANONIMO RECENSORE.
Se non lo conoscete (male malissimo, perché no?), vi state perdendo una delle perle rare del web in mezzo a tanto trash! Anonimo recensore è un giovane cinefilo che in pieno anonimato offre interessanti contenuti riguardo il cinema di oggi e di ieri. E’ realmente uno dei pochi utenti del web ad aver creato un proprio spazio di curiosità e criticismo che sprona all’analisi e alla riflessione cinematografica.
Scopriamo, allora, chi si cela dietro Anonimo…
- Qual è il tuo vero nome? No, scherzo! Com’è nata la scelta di aprire un profilo Instagram dedicato al cinema e perché farlo in pieno anonimato? Penso che questa sia la domanda che più ti hanno posto e la prima che verrebbe da porti! “Anonimato che non durerà in eterno. La scelta è stata semplice: volevo uno spazio dove poter discutere e condividere i miei pensieri con altre persone accomunate dalla stessa passione, quella appunto per il cinema. Così ho valutato su quale piattaforma iniziare. Instagram è quella che negli ultimi anni ha avuto una crescita tra le migliori. La scelta è così ricaduta su questo social, ma nulla vieta che presto possa sbarcare anche su altre piattaforme (su Facebook già esisto, anche se la curo poco). L’anonimato ha un doppio significato, uno più concreto ed uno più astratto: il primo è legato ad un aspetto di puro marketing, ovvero creare un alone di mistero e curiosità intorno ad una figura ignota. A tutti piace il mistero! Il secondo, invece, è il significato che do all’aggettivo “anonimo” come “privo di rilevanza”, nel senso che la mia è la modesta opinione di un qualsiasi appassionato di cinema. Non sono un critico, non prendetemi troppo sul serio!
- Il lavoro/ attività che tu svolgi nella tua vita privata è legata o meno al mondo del cinema e/o della tv? Se no, vorresti iniziare una carriera cinematografica? “Purtroppo no, la mia attività lavorativa è lontana anni luce dal cinema! Per ora la pagina è solo una passione che porto avanti, nulla più. Da bambino avevo inizialmente il sogno di recitare; sogno poi trasformatosi in quello di diventare sceneggiatore o regista (o entrambi, perché no). Quindi sì, mi piacerebbe poter avere una carriera cinematografica!
3. Quando hai aperto questa pagina Instagram ti aspettavi il seguito che hai ottenuto in questi mesi? “Sì e no. Da una parte dubitavo della cosa, infatti ogni social è pieno di pagine di cinema, tutte simili tra loro. Dall’altra so di essere testardo e costante, quindi speravo di poter racimolare qualche piccolo traguardo. Oggi, a distanza di un anno, siamo quasi 10.000: poteva andare meglio, poteva andare peggio. Voto 6!”
4. Perché usare come mezzo di comunicazione Instagram e non qualche altro social, tipo Facebook o Twitter? “Come accennato precedentemente, Instagram è un social in costante crescita, a scapito di altri che si sono incamminati sul viale del tramonto. Inoltre è una piattaforma in continuo mutamento, che dà la possibilità di aggiornare sempre il proprio stile. Infine è anche il social più utilizzato dai giovanissimi: credo che questa fascia della società sia poco interessata al cinema. Magari leggendo ogni tanto qualche mio post potrebbero riavvicinarsi a questa arte. “
5. Ci spieghi il logo che hai scelto per rappresentare la tua pagina? “Molto semplice, sono io schematizzato. Niente di più banale!”
6. Elencaci i lati positivi e negativi che hai riscontrato fino ad adesso con l’utilizzo della pagina Anonimo Recensore. “Quelli positivi sono davvero tanti, primo tra tutti quello di aver conosciuto persone con le quali mi sento quotidianamente, non solo per parlare di cinema, e con le quali si è instaurato un rapporto di amicizia. Lati negativi, per fortuna in netta minoranza, possono essere la fatica di dedicare un po’ del mio tempo libero alla creazione dei post da pubblicare, oppure il dover ogni tanto ricevere qualche insulto, ai quali per fortuna non do peso.”
7. Cosa pensi della nuova figura professionale dell’ “influencer”? Ritieni di appartenere alla categoria o di ambire a questa? “Sicuramente non ne faccio parte, ve lo garantisco. Però penso sia una figura professionale che, anche se da molti disprezzata, abbia senso di esistere. Oggi la pubblicità di qualsiasi prodotto, evento o idea passa dai social. Qui le regole non sono le medesime che disciplinano la pubblicità in tv o sulle riviste. Qui c’è tutto un altro approccio e l’influencer incarna perfettamente lo strumento attraverso il quale le grandi aziende possono influenzare il destinatario del messaggio. Gli influencer sono quindi una sorta di cartellone pubblicitario del nuovo millennio. Non so se mi troverei a mio agio in questa categoria, preferisco avere sempre una buona libertà d’azione e di pensiero.”
8. Qual è la domanda più frequente che hai ricevuto e quale la più scomoda per te? E vogliamo sapere anche le risposte! “Domanda più frequente: ti mostrerai mai? Risposta: sì, sicuramente prima o poi accadrà. Quando? Presto, appena ci sarà la necessità di cambiare format dei miei post. Lo stesso stile per troppo tempo annoia. Per sopravvivere si deve mutare costantemente. Domanda più scomoda: che ne pensi di *titolo del filmone filosofico russo in bianco e nero che ogni critico ritiene essere fondamentale per la storia del cinema*, ti è piaciuto? Risposta: non l’ho visto… (accompagnata da vergogna. Ma ve lo ripeto, sono solo un appassionato di cinema! Uno qualunque!).”
9. Un film top e un film flop della tua vita e perché. “Film top sicuramente L’attimo fuggente: ogni volta mi emoziona, mi fa riflettere, mi insegna qualcosa. Non è sicuramente tra i migliori film di sempre, ma è un film che ti cambia. Film flop: non saprei, tendo sempre a dimenticare i film brutti o che non mi sono piaciuti. Ci penso e ti farò sapere in futuro!”
10. Un film top e un film flop dell’anno in corso! Hai sei mesi a tua disposizione. Bastano per una recensione al volo? “Top sicuramente Roma, un film unico, che con uno stile vicino al neorealismo ti racconta le vite così quotidianamente incredibili degli ultimi della società. Flop metto Dumbo, il film di Tim Burton. C’era tanta attesa e purtroppo è stato una grande delusione…”
11. Qual è il processo creativo che adotti per recensire ciò che guardi? Cosa ti aspetti di vedere in un film? “Solitamente butto giù le mie opinioni a distanza di almeno 24/48 ore dalla visione del film. Prima voglio rifletterci e non farmi trascinare solo dalle emozioni a caldo. Ciò che cerco in un film sono originalità e realismo, e non nel senso che ripudio il fantastico (genere che amo), ma che ogni azione e dialogo siano coerenti con tutto il background.”
12. C’è un genere che prediligi più degli altri? “Uno solo no. Sono cresciuto con il fantasy, il fantascientifico e l’avventura. Oggi prediligo generi un po’ più maturi, ma ho un debole anche per il western e il thriller. Poi sono dell’idea che se un film è bello è bello, qualsiasi genere esso sia.”
12. Se tu potessi interpretare un personaggio, quale sarebbe e di quale film? “Questa è una domanda davvero difficile alla quale ogni volta ti risponderei in modo diverso. Ora così di getto ti dirò: Indiana Jones.”
13. Qual è la tua personalissima “unpopular opinion” sul mondo del cinema? Questa è davvero pesante, una di quelle risposte che ti fanno perdere almeno metà dei seguaci… Johnny Depp non ha mai dimostrato di essere un attore da Oscar. C’è di meglio in giro. L’ho detta. Buona morte a me.
14. Tra qualche giorno uscirà nelle sale Spiderman Far From Home che chiuderà questa Fase tre che ci ha accompagnato per dieci anni. Cosa pensi che accadrà nel futuro Marvel? “Ora come ora il futuro dell’universo cinematografico Marvel è un mistero. Credo che presto qualcuno rimpiazzerà la figura di Tony Stark, magari un cattivo, magari Norman Osborn che sarà un villain molto più umano, più politico, più sofisticato e apparentemente meno pericoloso, ma pronto a tutto per ottenere il potere. Dopo tanto spazio e guerre intergalattiche, sarebbe bello tornare con i piedi per terra!”
15. Concludiamo questa intervista con la tua citazione preferita tratta da un film! “Altra domanda alla quale non so rispondere! Ne ho tante che amo, ma condividerò questa:
Se vuoi qualcosa nella vita,
allunga la mano e prendila.
[Into the Wild]
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