Nell’ultimo periodo sono rimasta tanto affascinata dal mondo del doppiaggio, tanto da documentarmi e da iniziare a seguire una marea di doppiatori, più o meno conosciuti, su Instagram e su Facebook.
All’inizio riflettevo su quanto sia buffo il fatto che, per quanto sia importante la figura del doppiatore, è ritenuta comunque un’arte sottovalutata. Un esempio sciocco: quanti di voi conoscono il nome del doppiatore italiano ufficiale del vostro attore preferito? Secondo me, proprio pochi di voi!
Eppure, senza il doppiaggio italiano che ci permette di godere del cinema mondiale, il repertorio dei vostri film preferiti si ridurrebbe a solo quelli italiani! Molto limitante, eh?
Per dare maggior rilevanza a questo lavoro, ho avuto l’opportunità di intervistare per voi la giovane doppiatrice Arianna Craviotto! Una ragazza dolce, allegra, genuina e talentuosa che sta spopolando su Instagram grazie ai suoi video IGTV e alla sua simpatia.
1. Quando hai capito di voler diventare una doppiatrice? “Sin da piccola ho sempre voluto recitare. Immaginavo mondi e storie tutte mie e imparavo a memoria i dialoghi dei cartoni animati. Quando sono cresciuta sono entrata a far parte della compagnia teatrale della mia città, Varazze. Quando mi sono diplomata mi sono trasferita a Torino perché avevo scoperto che lì c’era una scuola di doppiaggio. Mi emozionavo ogni volta che provavo a doppiare qualche scena. Ho capito subito che il doppiaggio sarebbe diventato una parte fondamentale della mia vita.”
2. Quale accademia di doppiaggio hai frequentato? Ci puoi raccontare di questa esperienza? “Ho frequentato l’O.D.S. (Operatori Doppiaggio e Spettacolo) a Torino. È stata una delle esperienze migliori della mia vita! Ho conosciuto persone fantastiche e ho avuto degli insegnanti strepitosi che mi hanno incoraggiata a continuare questo percorso. Questa scuola ha una durata di 3 anni ed imposta i suoi studi soprattutto sul teatro, poiché un doppiatore è innanzitutto un attore. Solo dopo e per gradi si inizia a studiare al microfono e a conoscere davvero in particolare questo mondo. Credo che frequentare una scuola o un corso formativo è fondamentale per intraprendere questa carriera. Non ci si può improvvisare doppiatori, anche perché al leggìo ci sono davvero tante cose a cui stare attenti: dizione, labiale, tempo, tono, recitazione… Se non si hanno quindi delle buone basi si rischia di perdere delle opportunità lavorative.”
3. Attore e doppiatore: cosa li accomuna e cosa li distingue? “Un attore lavora con voce e corpo. Il doppiatore lavora solo con la voce. L’attore lavora mesi ed anni ad un copione, imparando le battute a memoria e facendo suo il personaggio. Il doppiatore invece “presta” la sua voce senza avere la possibilità di studiare il copione. Il doppiaggio funziona così: il doppiatore entra in sala di doppiaggio, il direttore gli spiega che personaggio dovrà interpretare, il doppiatore guarda la scena in lingua originale leggendo il copione in italiano e poi la registra sentendo in cuffia la voce originale. Non c’è uno studio precedente da parte del doppiatore perché così facendo il prodotto finale risulta più “vero”!”
4. Perché hai scelto il doppiaggio piuttosto che la recitazione ( fisica/ visiva)? “Ho scelto il doppiaggio perché mi permette di interpretare un’immensa varietà di personaggi: dai bambini alle donne anziane, da degli esseri mostruosi a delle donne sensuali. È un lavoro che mi affascina e stimola molto. Inoltre, sono sempre stata una ragazza timida e la sala di doppiaggio mi ha aiutato a trovare in me una sicurezza incredibile.”
5. Il lavoro del doppiatore è valorizzato adeguatamente nel mondo cinematografico o pensi che sia sottovalutato? “Ultimamente il doppiaggio è più apprezzato e i doppiatori sono diventati dei veri e propri idoli amati da tutti. Io sono davvero felice che questo lavoro venga valorizzato nel modo che merita perché è una vera e propria arte. “
6. C’è un doppiatore italiano in particolare che reputi tra i migliori? “Questa domanda è tosta. Non so cosa rispondere per il semplice motivo che ogni voce è diversa e particolare a modo suo e ha lasciato un segno nel mio cuore. Molte voci ci hanno fatto sognare e innamorare o odiare un personaggio. “
7. Qual è il suono che la voce umana riproduce più difficile da imitare? (es. tosse? risata? singhiozzo?) “Considero la risata un suono difficile da riprodurre a comando perché deve risultare vera. Ogni volta che devo fare un verso al leggìo penso a come lo farei io nella vita reale, ovviamente attenendomi a quello che ha fatto l’attrice in originale. Una delle prime cose che mi hanno insegnato al corso di recitazione è quella di pensare a cosa si fa nella vita reale e “rubare” da essa.”
8. C’è un’età ideale per iniziare a doppiare? “No, non c’è un’età ideale. C’è chi inizia a 5 anni e chi a 30. Bisogna avere passione e pazienza. Ovviamente chi inizia a 30 anni deve confrontarsi con chi questo mestiere lo fa da tutta una vita. Bisogna studiare tanto quello sì, non basta leggere il copione, è un lavoro molto tecnico da un certo punto di vista. Molti pensano di essere doppiatori dopo aver frequentato un corso di qualche mese. Ci vuole tanta dedizione e studio continuo per fare questo lavoro.”
9. Con quale criterio si sceglie la voce di un doppiatore per un determinato personaggio? “Di solito il cliente (ovvero quello che ha il prodotto da far doppiare) richiede alcune voci che potrebbero somigliare a quella originale e poi sceglie tra queste. Quindi spetta al direttore di doppiaggio fare i provini a più doppiatori e mandare le registrazioni al cliente che deciderà in seguito.”
10. Solitamente si doppia con altri doppiatori o singolarmente? “Una volta si doppiava con altri colleghi per rendere meglio la scena e recitare insieme. Ora è molto raro che accada. Si doppia uno alla volta e in cuffia si ascolta il lavoro svolto dagli altri.”
11. Come sono state le tue prime volte nella sala di doppiaggio? “Ero molto agitata e quindi non davo il 100% e questo mi faceva arrabbiare molto con me stessa. Al tempo stesso però ero davvero felice di poter iniziare a lavorare in questo campo. Io mi considero ancora all’inizio della mia carriera e non vedo l’ora di potermi confrontare con personaggi sempre più difficili da interpretare.”
12. I personaggi che hai doppiato ti sono sempre piaciuti? “Io sono sempre felice di doppiare, quindi anche se mi assegnassero il personaggio più “inutile” di tutti, sarei contenta comunque! È sempre un’esperienza. Ci sono stati dei lavori che ho fatto un po’ noiosi, quello sì.”
13. Accetteresti di doppiare un film che non ti piace? “Assolutamente sì. Non rinuncerei mai ad un lavoro. Trovare un’occupazione ai giorni d’oggi è molto difficile e non sono in molti a poter dire di fare un lavoro che amano, quindi mi ritengo una persona fortunata in questo.”
14. Hai sempre riguardato i film che hai doppiato? “Riguardo sempre quello che faccio perché sono molto autocritica e voglio migliorare.”
15. Quale personaggio di un film hai da sempre il desiderio di doppiare? E di un cartone? “Vorrei doppiare in un film un personaggio femminile forte e indipendente che possa trasmettere positività e coraggio, e in cui le ragazze si possano rispecchiare. Invece, dei cartoni mi piacerebbe doppiare una principessa Disney! Anche in questo caso forte e indipendente, che non abbia bisogno del principe azzurro per essere salvata. “
16. Se tu non avessi iniziato la tua carriera di doppiatrice, quale sarebbe stato il tuo piano B? “Mi sarebbe piaciuto diventare illustratrice di libri per bambini.”
17. Perché hai scelto di aprire un canale YouTube? “Inizialmente ho aperto un canale YouTube con mia sorella, dove abbiamo unito quello che più ci piace fare. Nei video io recito e mia sorella Fabiola si trucca in tema con il video. Ma al momento non riusciamo più a farli a causa degli impegni lavorativi di mia sorella. Allora ho iniziato a pubblicare video da sola sul mio profilo Instagram, la piattaforma più usata al giorno d’oggi. Sono davvero felice di tutti i messaggi che ricevo ogni giorno di apprezzamento, mi danno una carica incredibile.”
18. Poiché quest’anno è più di tutti l’anno degli eroi, concludo chiedendoti: se tu avessi un superpotere, quale sarebbe? “Vorrei poter guarire le persone sia mentalmente che fisicamente, ridonando il sorriso a chi per svariati motivi l’ha perso.”
Il doppiatore recita due volte:
per l’attore e per il suo personaggio.
Ringrazio ancora una volta Arianna per averci dedicato un po’ del suo tempo e vi lascio qui il link al suo PROFILO INSTAGRAM
e del suo canale YOUTUBE con Fabiola!