(2nd edition) – part2
Ecco (in super ritardo) la seconda parte del #CINESHOWZ!
ARRIVEDERCI PROFESSORE Richard, un irriverente e inconsueto professore di letteratura inglese, scopre a 50anni di avere un cancro ai polmoni e pochi mesi di vita. Rassegnato alla malattia, decide di non dir nulla alla sua famiglia, di rifiutare le cure e di vivere a pieno l’ultimo tempo che gli resta.
Diretto da Wayne Roberts, questa commedia drammatica, con una trama già vista, punta tutto sull’interpretazione di Johnny Depp e su ciò che riesce a suscitare nel pubblico. L’intero film è diviso in più capitoli intitolati dalle diverse fasi del dolore e dell’accettazione della morte. La sentenza di morte viene vista da Richard come l’ultima possibilità che ha per “recuperare” la sua vita e le persone che ama: è un uomo con un matrimonio fallito, un lavoro che non è più appagante, una figlia con cui non riesce a comunicare e tanti rimorsi. Quest’ultimo tentativo di cambiamento ha solo una chiave: la SINCERITA’.
Il film non è male, da fan di Depp, mi è piaciuto e l’ho apprezzato, tanto da essermi commossa quando il protagonista decide di andar via. E’ da ammettere però che negli ultimi anni i film in cui viene scritturato il talentuoso attore non hanno goduto di ottima fama. Forse a causa dei suoi problemi matrimoniali che hanno fatto scandalo o forse è solo un suo periodo cinematografico buio, ad ogni modo il suo innegabile talento probabilmente non è abbastanza per considerare questo film imperdibile.
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SERENITY – L’ISOLA DELL’INGANNO Su una sperduta isola della Florida, Baker Dill vive la sua vita da pescatore inseguendo un tonno gigante mentre fugge dal suo passato. La sua quiete viene però distrutta dall’arrivo della sua bella ex-moglie Karen, che lo trascina in un inevitabile delitto.
Diretto dal famoso regista Steven Knight, accolto negativamente dalla critica americana, Serenity è un thriller neo-noir con un plot twist finale che confonderebbe qualsiasi spettatore. Tutto ciò che viene narrato inizialmente viene stravolto e, per assurdo, reso chiaro solo alla fine del film, creando sì sorpresa ma anche un po’ di confusione. In opposizione alla critica, ho apprezzato molto il film: la confusione e la richiesta di concentrazione sugli indizi che Steven Knight lascia fin dall’inizio sono necessari e voluti. Non posso fare alcuno spoiler quindi aggiungo che solo a film concluso tutte le perplessità si chiariscono e il sentimento di ansia e confusione che lascia la storia acquisisce una valida motivazione.
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I MORTI NON MUOIONO MAI A causa dello sfruttamento delle risorse naturali da parte dell’uomo, la terra si ribella modificando il suo asse e cambiando la sua rotazione. Questo impressionante fenomeno ha però delle conseguenze: a Centerville, una notte, i morti si risvegliano dal loro sonno eterno mettendo in pericolo il mondo dei vivi.
Diretto da Jim Jarmusch, il film recupera il genere horror zombiesco per realizzarlo in una chiave tutta trash. Se il film aveva un significato più profondo, io questo non l’ho capito. Forse voleva essere una riflessione sulla società contemporanea? Una denuncia contro Trump? Boh! Fatto sta che se si mette da parte il cast stellare, su cui Jarmusch fa palesemente affidamento, resta una storiella di zombie che si conclude con l’arrivo degli alieni.
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Infine TED BUNDY – Fascino criminale. Di questo film ne ho già parlato in un articolo dedicato che vi linko qui nel titolo!
Ai prossimi #CINESHOWZ!